I Consigli di Harry Quebert per diventare scrittore

Una nuova regola di Harry Quebert

E’ veramente un percorso interessante quello che stiamo intraprendendo in queste settimane e molti autori mi hanno scritto per dirmi quanto questi consigli che, ricordo sono tratti dal libro La Verità sul Caso Harry Quebert di Joel Dicker, siano davvero utili.

Passiamo quindi a una nuova regola, che analizza i dubbi, le paure e i blocchi che ogni scrittore, prima o poi, affronta nel suo lavoro.

Regola 5/31: se hai dubbi su ciò che stai facendo, mettiti a correre

“Harry ho qualche dubbio sul libro che sto scrivendo. Ho paura che non funzioni. Che non ne valga la pena..”

“Infilati la tuta, Marcus. E va’ a correre.”

“Adesso? Ma piove a dirotto!”

“Risparmiami i tuoi piagnistei, fifone. La pioggia non ha mai ucciso nessuno. Se non hai il coraggio di correre sotto la pioggia, non avrai il coraggio di scrivere un libro.”

“E’ un altro dei tuoi famosi consigli?”

“Si. E questo va bene per tutti i personaggi che vivono in te: l’uomo, il pugile e lo scrittore. Se hai dubbi su ciò che stai facendo, mettiti a correre. Corri a perdifiato, senza mai fermarti. Sentirai nascere in te la rabbia di vincere. Sai, Marcus, anch’io prima odiavo la pioggia…”

Molto spesso uno scrittore parte pieno di entusiasmo, produce pagine e pagine passando ore davanti al pc e poi, ad un certo punto, si blocca e non sa perché.

A quel punto rilegge e cominciano a vacillare le sue sicurezze:

il suo libro piacerà a qualcuno?

Verrà pubblicato?

Verrà criticato?

Sarà scritto bene? Riuscirà a trasmettere emozioni?

Tutte queste domande fanno crescere una gran paura verso l’ignoto e l’entusiasmo pian piano comincia a scemare.

Cosa fare a quel punto? Mollare tutto?

Assolutamente no!

Ora mi rivolgo a te scrittore che stai leggendo queste parole e che annuisci perché conosci bene questa situazione!

Davvero stai pensando di mollare tutto?

Ma come? Fino a qualche momento prima eri convinto di scrivere un capolavoro e ora ti sembrano solo parole senza senso?

Staccati dal pc, esci, libera la mente e cerca di non pensare alla tua opera.

Vai a correre (se ti va e vuoi seguire il consiglio di Harry Quebert), oppure fai una passeggiata, mangia qualcosa, insomma: distraiti e allontanati!

Quando studiavo all’università, a volte avevo la mente talmente piena di nozioni che non riuscivo a mettere ordine tra le tante informazioni che avevo studiato per l’esame, a quel punto mi assaliva l’ansia perché pensavo a come avrei fatto a districarmi tra tutte quelle date e nomi.

Allora chiudevo i libri e uscivo, oppure facevo un sonnellino o leggevo qualcosa di soft (la saga di I love Shopping è stata una mia grande compagna durante i periodi pre-esame).

Quando riaccendevo la mente dopo questo stacco, ecco che le informazioni erano rimaste e si trovavano al loro posto!

Stessa cosa succede quando si sta scrivendo, non vale la pena insistere se non è un buon momento, se si è stanchi o se si hanno dei dubbi sulla validità del proprio lavoro: meglio allontanarsi senza rimpianti, prendersi del tempo per se stessi e poi riprendere quando ci si sente più calmi e forti.

Vi assicuro che riuscirete a ricominciare con l’entusiasmo di prima o a vedere degli errori che fino a quel momento avevate ignorato!

 

 

Se vi siete persi le regole precedenti, vi lascio i link dove recuperarli:

1/31 Il primo capitolo è fondamentale

2/31 Il secondo capitolo è importante

3/31 Tutti sanno scrivere ma non tutti sono scrittori

4/31 L’importanza di saper cadere

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