Siamo arrivati al terzo appuntamento con i consigli di Harry Quebert per diventare grandi scrittori.
Nel terzo capitolo, il Professore ci spiazza con una frase ad effetto: “scrivere romanzi non è una cosa da niente”, se ci pensiamo bene ha ragione!
Quanti vorrebbero scrivere un libro e arrivano addirittura a pubblicarlo ma alla fin fine non si possono dichiarare dei veri scrittori?
Cosa si intende per scrittore?
Cito Wikipedia:
“Uno scrittore è chiunque crei un lavoro scritto, sebbene la parola designi usualmente coloro che scrivono per professione, e chi scrive in diverse forme e generi più o meno codificati. Abili scrittori possono usare il linguaggio (narrativo o meno) per esprimere idee e immagini.
Uno scrittore può comporre in molte differenti maniere tra cui in poesia, prosa o musica. Di conseguenza, uno scrittore può essere classificato come poeta, romanziere, paroliere, commediografo, giornalista ecc.“
Appare quindi evidente che secondo il pensiero comune chiunque viva di scrittura o crei un lavoro scritto può essere definito uno scrittore.
Allora perché Harry Quebert differenzia chi scrive da chi è veramente uno scrittore?
Scopriamolo insieme!
Regola 3/31: tutti sanno scrivere ma non tutti sono scrittori
“Vorrei insegnarti la scrittura, Marcus, non perché tu possa imparare a scrivere, ma affinché tu possa diventare uno scrittore. Scrivere romanzi non è una cosa da niente: tutti sanno scrivere, ma non tutti sono scrittori.”
“E come si fa a sapere di essere uno scrittore, Harry?”
“Nessuno sa di essere uno scrittore, Marcus. Glielo dicono gli altri.”
Scrivere un libro non è facile: è una stupenda avventura che richiede tempo, impegno e forza di volontà. Molto spesso, in corso d’opera, arrivano “mazzate” da paura che minano la determinazione di proseguire nella meta fissata: l’universo sta dicendo che è meglio desistere o sono semplici incidenti di percorso per rinforzare l’autostima?
Non so rispondere a questa domanda!
So solo che in tutte le strade che si intraprendono, dopo l’entusiasmo iniziale, arrivano le prime difficoltà, più o meno complicate, che ci fanno pensare se vale davvero la pena continuare.
Diventare uno scrittore famoso è il sogno di molte persone, alcuni riescono anche a pubblicare libri di discreto successo e poi finiscono nel dimenticatoio.
E allora come fare?
C’è una università per diventare scrittore? Cosa studiare per diventare scrittore? Come diventare scrittori oggi?
Anche qui non c’è una risposta!
Secondo me non si definiscono scrittori tutti quelli che hanno successo con i propri libri ma coloro che sono nati per farlo, che hanno talento innato e che riescono a trasmettere emozioni ai lettori.
Il lettore deve finire il libro e rimpiangere i personaggi, deve rimanere con qualcosa dentro e non semplicemente passare a un altro dei titoli in lista.
Harry Quebert dice che tutti sanno scrivere (e qui francamente mi sento di dissentire) ma non tutti possono diventare scrittori.
Quello che chiedo a te è, tu sei uno scrittore o sai semplicemente scrivere?
In bocca al lupo e buon lavoro
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