Il complotto Toscanini di Filippo Iannarone

Recensione: Il complotto Toscanini

Ho appena finito di leggere “Il complotto Toscanini” di Filippo Iannarone, edito da Piemme, che dire?! Assolutamente fantastico!

Premetto che questo libro è proprio nelle mie corde: parla di cultura, di storia e di personaggi che hanno reso grande l’Italia nel mondo.

Come avevo già anticipato, “Il complotto Toscanini” mi aveva coinvolta già dalla presentazione alla quale avevo assistito alla Libreria Booklet di Scorzè.

La passione con cui l’autore, Filippo Iannarone, raccontava la trama del romanzo, le sue ricerche e la biografia del Maestro Toscanini, mi aveva conquistata.

Devo dire che il libro non ha deluso le mie aspettative, anzi!

Ma andiamo per ordine…

Informazioni sul libro

Titolo: Il complotto Toscanini

Autore: Filippo Iannarone

Casa Editrice: Piemme

Anno: febbraio 2018

Pagine: 384

Genere: Giallo, Thriller a sfondo storico

Prezzo: Cartaceo € 19,90 – Ebook € 9,90

 

Riassunto

Nel maggio 1949, il Colonnello Luigi Mari, viene incaricato dalle alte cariche della neonata Repubblica Italiana, di indagare su un omicidio avvenuto in provincia di Siena ben 14 anni prima.

Il 27 settembre 1935, infatti, era stato trovato agonizzante il dottor Alberto Rinaldi, un luminare famoso per aver messo a punto una cura contro i dolori reumatici. Da lui si recavano molti personaggi celebri, tra cui il direttore d’orchestra Arturo Toscanini, stranamente presente sul luogo del delitto.

Dell’omicidio erano stati indagati tre abitanti del paese: Leonardo, Alfeo e Aldo Rometti, precisamente padre e figli ma, in seguito alle indagini, solo il primo era stato ufficialmente incriminato, trascorrendo poi solo pochi anni in carcere perché graziato da un’amnistia.

Il Colonnello Mari, insieme al Tenente dei carabinieri Barbetti, raggiungono in auto Piazze, il piccolo paesino in provincia di Siena in cui si era consumato il delitto, per cercare di scoprire quante più informazioni possibili.

Perché tanto dispiegamento di forze?

E’ presto detto!

Nel 1949 il presidente della Repubblica Einaudi, aveva deciso di istituire la carica dei “Senatori a Vita”, onore di cui si sarebbero fregiati personaggi di spicco che, con la loro opera, avevano reso grande l’Italia nel Mondo. Tra i vari candidati c’era il famoso maestro Arturo Toscanini, ma un’ombra oscurava il suo curriculum: veniva infatti menzionato sul luogo dell’omicidio del Dottor Alberto Rinaldi, suo medico curante e grande amico.

Il compito di Mari e Barbetti è quello di scoprire se effettivamente Toscanini potesse essere implicato nella triste vicenda.

Con la sagacia, l’astuzia, la cavalleria e la vasta cultura che lo contraddistingue, Mari insieme al suo valido aiutante, cominciano a contattare le persone coinvolte e a tessere una interessante tela fatta di intrecci, punti interrogativi e collegamenti.

A poco a poco i pezzetti del mosaico troveranno la loro giusta sede e si riuscirà ad avere una immagine chiara di quanto accaduto, tanto che i due potranno portare a termine il loro compito e dare al Presidente Einaudi la risposta che cerca.

Il mio parere…

Personalmente ho apprezzato ogni singola parola di questo libro e lo consiglio vivamente. L’autore denota una cultura vastissima ed è un piacere, attraverso le parole del colonnello Mari, apprendere nozioni di musica, di arte, di storia e di letteratura.

Tutto è misurato e mostra una meticolosa ricerca, niente è lasciato al caso!

I dialoghi tra Mari e Barbetti e i loro ragionamenti per trovare il bandolo della matassa, accompagnano il lettore verso la soluzione finale.

E’ stato veramente interessante entrare in un’Italia post bellica, che si  “lecca le ferite” ancora aperte ma che guarda al futuro con ottimismo; anche se la democrazia aveva portato una ventata di innovazione, la rinascita si mostrava indubbiamente lunga e difficile.

Il personaggio del Colonnello Mari, uomo coraggioso, colto e intelligente, è un omaggio che lo scrittore dedica a suo zio, il generale Michelino Iannarone, valoroso ufficiale delle Forze Armate ed eroe della Resistenza.

E  che dire della stupenda ambientazione? Sullo sfondo della vicenda uno storico Giro d’Italia da brivido con l’indimenticabile rivalità tra Bartali e Coppi  “Il trionfo di Coppi fu così memorabile che il secondo classificato, Gino Bartali, distaccato di quasi dodici minuti, non fece in tempo ad ascoltare l’intervista dell’avversario rilasciata al giornalista Ferretti”.

E ancora la macchina guidata da Barbetti, la Lancia Aprilia, le sigarette Serraglio fumate dal tenente e la moda dell’epoca descritta in modo preciso… sembra proprio di fare un tuffo in un tempo ormai passato e per molti  sconosciuto.

E che dire del rapporto tra il Colonnello Mari e la moglie Iolanda? Il loro amore è fatto di sguardi, di profonda intesa, è solido e sicuro. Iolanda aveva aperto le porte della sua bottega di sarta a quel partigiano ferito che cercava rifugio dopo uno scontro a fuoco, e da quel momento le loro vite erano state indissolubilmente unite.

Anche il nome della Signora Iolanda e il rocambolesco incontro tra i due, si rifà realmente a quanto accaduto tra lo zio Michelino e la moglie Iolanda.

E’ stato un grande piacere leggere questo libro, complimenti di cuore al bravissimo autore, attendo con ansia l’uscita del suo prossimo lavoro!

Nel frattempo affrettatevi ad acquistare Il complotto Toscanini, ne vale la pena…

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