Presentazione di un libro: come si svolge?

Presentare un libro è d’obbligo, vediamo come si svolge l’evento

La prima volta che qualcuno mi ha detto che,per alcuni scrittori, presentare il proprio libro è un gesto “inutile“, sono rimasta scioccata.

Ho sempre pensato, e ne sono convinta, che presentare il proprio libro sia una tappa che riempie ogni scrittore di gioia ed orgoglio: non ha forse impiegato tempo e risorse per creare un qualcosa di suo da vendere e far conoscere?

Ovviamente si, e allora perché dovrebbe rifiutarsi di presentarlo pubblicamente o storcere il naso davanti all’occasione di partecipare ad eventi fissati con lo scopo di promuoverlo?

Forse perché preferisce spostarsi poco e non allontanarsi troppo dalla sua residenza o non ama il confronto con i lettori che non sempre sono “delicati” nel porre domande.

A volte gli scrittori pubblicano il loro libro pieni di entusiasmo ma vengono ben presto fagocitati dalla routine della vita quotidiana e, passato il primo periodo, non trovano più il tempo da dedicare agli eventi.

In ogni caso, cari scrittori, presenti o futuri, se intendete scrivere un libro, preparatevi a partecipare a un buon numero di presentazioni e ricordate che più ne farete e meglio sarà!

Come presentare un libro in modo originale

Partiamo dal presupposto che nessuno conoscerà il libro meglio di voi, quindi non dovete essere agitati: dovete essere sicuri di voi stessi e della vostra opera.

Di solito nella presentazione siete accompagnati da qualcuno che ha letto il libro ed è lì per voi, per aiutarvi a coinvolgere il lettore, per darvi man forte durante l’evento e per sottolineare i passi più belli che voi avete scritto.

Personalmente non amo concordare le domande anticipatamente, perché mi piace improvvisare e andare “ a braccio“, l’unica cosa che chiedo all’autore prima di cominciare è “c’è qualcosa che NON vuoi che ti chieda?”

Una piccola richiesta per evitare che il protagonista della serata si imbarazzi o si innervosisca se, involontariamente, vengono toccati argomenti tabù o i cosiddetti “nervi scoperti“.

Solo se l’autore me lo chiede, gli anticipo quali saranno le domande che gli farò durante la presentazione del libro ma poi, come si suol dire, le cose vengono da sé…

La persona che presenta e l’autore devono essere in sintonia e devono tenere uno standard adeguato all’argomento trattato: non mettetevi a fare battute se il tema è molto serio ma ben vengano frasi per sdrammatizzare le parti più impegnative (questo aiuterà a stemperare l’atmosfera).

I libri devono essere sempre in bella mostra sulla scrivania, mi raccomando!

Altra cosa, avete mai pensato di preparare un breve video da far proiettare alle vostre spalle prima dell’inizio dell’evento vero e proprio?

Credo sia una carta vincente che coinvolge il pubblico e lo avvicina emotivamente a voi.

Alcuni autori che presento spesso, hanno realizzato dei video trailer brevi ma intensi che lasciano il pubblico con gli occhi incollati allo schermo!

Non sono difficili da preparare, fatevi aiutare da qualcuno che se ne intende e, mi raccomando, mettete una bella musica in sottofondo.

Cosa dire alla presentazione di un libro

Io di solito comincio presentando l’autore e ringraziandolo per la presenza, passo poi ai saluti alle autorità presenti e al Comune ospitante.

Poi passo al tema ed entro gradualmente nel racconto con domande mirate atte a svelare qualcosa senza togliere la suspense e il piacere della lettura.

Lo scrittore, protagonista della serata, deve essere semplicemente sé stesso; sta presentando la sua opera, il suo sogno che si avvera, quindi deve raccontare qualcosa di personale che intende condividere con il pubblico e poi entrare nel vivo del libro spiegando come ha inventato i personaggi, chi l’ha ispirato, quanto tempo ci ha messo per finire il tutto, ecc.

Mi raccomando, non dimenticate un bel bagno di umiltà, siete i protagonisti indiscussi della serata ma dovete ricordarvi che è molto importante entrare in sintonia con il lettore!

Prima dei saluti finali lascio lo spazio alle domande del pubblico, molto spesso è difficile “rompere il ghiaccio” ma basta un piccolo aiuto e poi si lasciano andare.

Le domande sono molto importanti perché significa che il pubblico ha seguito con attenzione e che è interessato all’argomento, rispondete senza problemi e con sincerità, come sempre, siate voi stessi.

Come presentare un libro a scuola

Molti scrittori tengono delle miniconferenze nelle scuole perché il loro libro e gli argomenti correlati possono essere di grande interesse per i ragazzi.

Parlate loro con il cuore in mano, siate voi stessi e cercate di ricordare che quella platea che vi ascolta, trarrà le dovute conclusioni dalle vostre parole, è la vostra occasione per contribuire alla formazione del carattere e del senso civico delle nuove generazioni, sfruttatela!

Tenete un tono alto, senza urlare e un linguaggio semplice e accessibile a tutti. Se riuscite, senza strafare, non disdegnate qualche battuta, sempre molto efficace quando si è davanti ad un pubblico ma sempre restando inerenti al tema.

Ricapitoliamo

Ricapitoliamo gli aspetti fondamentali delle presentazioni:

  1. E’ necessario farle e insistere anche qualche tempo dopo la pubblicazione;
  2. Scegliete un presentatore con cui vi sentite in sintonia e che vi aiuti a sottolineare le qualità del vostro libro;
  3. Se possibile, preparare un video trailer del libro da proiettare prima dell’inizio dell’evento;
  4. Rispondete sempre alle domande del pubblico nel modo più sincero possibile;
  5. Se tenete miniconferenze nelle scuole, usate un linguaggio semplice e adatto ai ragazzi e ricordate che le vostre parole influenzeranno i loro pensieri quindi fate attenzione

 

Buona fortuna a tutti e non scordate che bisogna sempre battere il chiodo, anche quando  l’entusiasmo comincia a scemare, non dovete perdere di vista l’obiettivo.

Se non sapete cosa indossare, ecco alcuni consigli per il dress code dell’autrice.

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