Chissà perché i libri che più ho adorato nella mia vita, sono quelli che ho tenuto a distanza per tanto tempo.
E’ successo così per “Orgoglio e Pregiudizio”, per “Il grande Gatsby” e, ora, per “L’ombra del vento”.
Sembra quasi che ti aspettino al varco, che si facciano trovare nel momento in cui hai più bisogno di loro.. destino? Coincidenza? Mah…
Daniel è un ragazzino di quasi undici anni che viene accompagnato dal padre in un posto particolare: il Cimitero dei Libri Dimenticati. Questo è un posto segreto dove migliaia di volumi sono custoditi per preservarli dall’oblio. Chiunque entri in questo luogo è autorizzato a prendere un libro e a tenerlo con la massima cura; tra tutti Daniel sceglie “L’ombra del vento” il romanzo di uno scrittore a lui sconosciuto, un certo Julian Carax.
Daniel tornato a casa, divora letteralmente il libro e ne è talmente conquistato che cerca di reperire quante più informazioni possibili sul suo autore, un illustre sconosciuto che sembra sparito nel nulla.
Partendo da un libraio amico del padre, Daniel pian piano riesce a ricostruire la storia e gli spostamenti di Carax fino al giorno della sua morte o presunta tale. Nel fare ciò, il giovane Daniel conosce gente particolare, corre dei rischi ma non vuole mollare… il suo destino è quello di conoscere cosa è successo a Carax e perché.
Il parallelismo tra la vita del giovane e quella dell’autore è a dir poco inquietante, sembra quasi che Daniel ripercorra involontariamente la vita di Carax: stessa passione per i libri, stessa tormentata storia d’amore. Eh si perché come Carax ha amato Penelope, sorella di un suo amico, così Daniel si innamora di Beatriz. Per entrambi, le famiglie sono contrarie a questo sentimento e lo ostacolano in tutti i modi, arrivando a chiudere le ragazze in casa.
Sullo sfondo di questa storia, una Barcellona di metà del secolo scorso fatta di miseria, fame, sfruttamento, pericoli e illegalità.
I personaggi però, sono descritti con un’umanità che lascia senza parole: sono leali, sanno amare, ti fanno ridere e piangere, diventano delle persone “di famiglia”, proprio come ho scritto nel mio articolo “quando il personaggio diventa un amico”!!!
Alla fine Daniel riuscirà a unire tutti i pezzi del mosaico e a chiudere il cerchio che si apriva attorno a questo strano romanziere che all’inizio sembrava dimenticato da tutti.
Che dire di questo libro? Assolutamente bellissimo, consigliato per tutti, da leggere, regalare e apprezzare in tutte le sue parti.
La mia prossima mossa? Leggere un altro libro di questo autore e vedere se è all’altezza de “L’ombra del vento”. E voi che ne pensate?
One comment:
[…] Difficile preferire un titolo tra tutti i capolavori che ho avuto modo di leggere e apprezzare in questo anno che sta per finire anche se devo ammettere che uno in particolare mi è rimasto nel cuore ed è proprio lui che si aggiudica il titolo di miglior libro del 2017 ed è: “L’ombra del vento” di C.R. Zafon. Vi ricordate la recensione che ho fatto su questo libro? Eccola qua: “L’ombra del vento”. […]