Quando il personaggio diventa un amico

Affezionarsi ai personaggi a volte è inevitabile

Molto spesso succede a noi lettori di calarci talmente tanto nel racconto e nella vita dei personaggi, che ci identifichiamo con essi, soffriamo con loro e, quando arriviamo all’ ultima pagina, ci sentiamo come se avessimo salutato un amico.

Leggere quel libro, aver accompagnato quel o quei personaggi nelle loro avventure, ci ha liberato talmente tanto dalla nostra routine e dai nostri problemi quotidiani che tornare nel presente diventa improvvisamente difficile.

Ciò è dovuto ovviamente alla bravura dello scrittore/scrittrice che ha descritto personaggi e avvenimenti in modo talmente naturale e realistico che entrare in simbiosi con essi, per il lettore, è stato un passaggio del tutto inaspettato e incontrollato.

Il personaggio diventa un amico ma poi arriva il “the end”…

Arriva poi il “THE END”, e ora che fai? Chissà come continuerà la “vita” della ragazza con cui ti eri immedesimata o del professore universitario che tanto ti piaceva. Una volta sono arrivata al punto di scrivere a un’autrice americana pregandola di dare un seguito al suo romanzo (ha poi creato una trilogia ma non voglio e non posso prendermi il merito di averla spronata a far ciò).

Questa sensazione di vuoto che si crea quando si termina un libro che ci è particolarmente piaciuto ovviamente è un fattore soggettivo e dipende anche dal tipo di finale scelto dall’autore: se il finale è completo, può piacere o no ma ti metti l’animo in pace, se ti lasciano in sospeso passerai giorni a chiederti se la storia d’amore continuerà, se l’ammalato guarirà, ecc…

Qualche esempio….

Che dire di Mr Gatsby? Come ha potuto Francis Scott Fitzgerald farlo morire?!?! Non glielo perdonerò mai… e della vita famigliare di Becky della saga di “I love shopping”? Cara Sophie, non puoi mollarci sul più bello, devi continuare a raccontarci la loro vita fino alla venuta dei nipoti!!!

Per questo motivo molto spesso sono preferibili  le saghe o le trilogie anche se in questo caso si corre il rischio che il primo libro sia piaciuto talmente tanto che i seguenti sono una vera e propria delusione oppure che, per quanto belli, non reggano il confronto con il primo.

E’ questo il caso, a mio parere, de “Il cavaliere d’Inverno” di Paulina Simons! Se vi piacciono i romanzi storici e non l’avete ancora letto, non perdete tempo!!! Credo sia uno dei più bei romanzi degli ultimi anni…l’avrò riletto minimo 3 volte e, appena uscito il secondo mi ci sono buttata a capofitto e, purtroppo, devo dire che non mi ha dato la stessa emozione del primo. Mi sono detta: ritenta, sarai più fortunata! Allora mi sono affidata al terzo e ultimo ma, niente, purtroppo gli standard del primo  non sono stati minimamente toccati. Nel complesso devo dire che l’autrice ha fatto un lavoro dignitoso e forse, ha dato al lettore il seguito e il finale che si aspettava ma, a mio parere, non ha più toccato quelle corde idilliache che fanno sognare…

Un autore molto bravo che riesce sempre a completare i suoi libri senza lasciarti l’amaro in bocca o la voglia di sapere di più è invece Mister Hosseini: con “Il cacciatore di aquiloni”, “Mille splendidi soli” e “E l’eco rispose” porta il lettore in un paese bellissimo e ricco di cultura ma, ahimè, rovinato dal fanatismo e dalla guerra civile. Con i suoi personaggi che passo passo si impara ad amare e a conoscere, il lettore cresce, matura e invecchia ed è come se per mano li accompagnassi al lento declino.

 

E voi conoscete libri che vi hanno conquistato e personaggi che non riuscite a dimenticare?

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